giovedì 15 aprile 2010

Colloqui di lavoro

La ricerca e la successiva assegnazione di un posto di lavoro in Svezia avviene spesso tramite gli annunci pubblicati dalle ditte/aziende/istituzioni a cui segue un processo di selezione dei curricula e poi un'intervista.
Personalmente avendo sempre lavorato in Italia per undici anni in una pubblica amministrazione dove si entra solo per concorso (o tramite selezione in caso di un posto da precario), questo processo di selezione mi suona piacevolmente strano.
Forse è cosa già nota, ma è bene ricordare che in Svezia, come in quasi tutti gli altri Paesi europei (ad eccezione della Spagna mi sembra) i concorsi (per il pubblico impiego) non esistono né in caso di un posto a tempo determinato che indeterminato. Quello che viene richiesto è il curriculum ed una lettera di presentazione che qui viene chiamata "rekommendationsbrev" ossia lettera di raccomandazione ma che poco ha a che vedere con la "raccomandazione" tipica italiana. Alternativamente si può scegliere di scrivere la presentazione di proprio pugno, includendo poi le referenze nel curriculum.

C'è da dire che al corso SFI di svedese che continuo a frequentare ogni giorno, in questi giorni ci hanno consegnato del materiale relativo al mondo del lavoro ed alle modalità di ricerca dello stesso con dei preziosi consigli anche sulla famosa intervista.

L'intervista tipica verte su una serie di argomenti più o meno standard:
- tipo di formazione universitaria ed esperienze lavorative precedenti;
- come e perché si è arrivati in Svezia;
- le proprie qualità ed i propri lati negativi;
- i propri interessi e come si preferisce passare il tempo libero;
- il perché si desidera lavorare proprio in un certo posto;
- quando si è disponibili ad iniziare il lavoro;
- a quale stipendio si è pensato.

Tutte queste cose è bene saperle in anticipo al fine di avere almeno un'idea generale sulle possibili risposte che si è in grado di fornire. Quando si arriva ad essere selezionati per un'intervista significa che si è già superato il grosso scoglio della selezione iniziale dei curricula. Vuol dire che i candidati si possono contare spesso sulle dita di una sola mano ed occorre quindi essere pronti a dimostrare tutto il proprio valore; l'intervista è una sfida che va preparata al meglio in quanto ci si gioca tutto in quell'ora o due.

Tra i consigli riportati nel vademecum del SFI cito:
- vestirsi in modo piacevole ("hel, ren och lagom") non troppo "tirato" e preferendo il colore blu (almeno per i maschietti);
- arrivare in tempo (dieci minuti prima dell'ora fissata). Se si arriva in ritardo, oltre al fatto di essere considerato piuttosto scortese in Svezia, recuperare punti sarà poi più difficile;
- stringere la mano in modo deciso e non troppo morbido e guardare direttamente negli occhi la persona;
- essere se stessi, l'intervista serve a capire come una persona è in grado di relazionarsi con gli altri e con le possibili situazioni al lavoro non a dimostrare quello che si sa (questo è già descritto nel curriculum).

Questo per dire che il comune attraverso il corso di lingua gratuito per tutti gli immigrati con regolare permesso di soggiorno, fornisce una discreta quantità di informazioni che servono a conoscere meglio il sistema Svezia ed a sostenere i nuovi arrivati anche nella ricerca del lavoro.

2 commenti:

durruti78 ha detto...

Complimenti ragazzi per i vostri consigli. Mi state facendo scoprire cose che in un anno di Svezia, avevo completamente ignorato. Utilizzerö i buoni consigli per i prossimi colloqui di lavoro

Anonimo ha detto...

ciao seguo da nove mesi il vostro interessantissimo blog. complimenti!
vi assicuro che a parte rare eccezioni nelle aziende queste dritte per l'intervista di selezione valgono esattamente anche in italia, perlomeno a milano. ve lo assicuro xke ho lavorato proprio nel settore del "personale". le regole e ke modalità sono identiche.
buona fortuna!

marco