lunedì 12 aprile 2010

La primavera è anche qui !

A dire il vero un po' temevamo il rientro in Svezia, dal punto di vista climatico. Per 10 giorni ci eravamo abituati a temperature e paesaggio decisamente primaverili, e guardando su internet le previsioni per Norrköping avevamo visto numeri che nei giorni scorsi non si potevano dire confortanti. Ma all'uscita dal portellone dell'aereo oggi pomeriggio ci aspettava una bellissima giornata di sole e temperature che non granchè diverse da quelle di ieri in Veneto. E così, una volta a casa e disfatte le valigie, abbiamo deciso di goderci questo rientro crogiolandoci in terrazzo (per la cronaca: 22°C al sole, quasi da maniche corte) e dedicandoci ad un'occupazione molto primaverile nonchè classificabile tra gli hobby nazionali svedesi: il giardinaggio.
A parte la nostra nota passione per le piante grasse (di cui una è diventata in nostra assenza di dimensioni e forma inquietante) che continueremo ovviamente a coltivare, già da qualche tempo ci eravamo ripromessi di iniziare proprio dall'inizio, ovvero dai semi di altri tipi di fiori, piantine e ortaggi.


Durante la nostra assenza il cactus ha registrato una crescita di circa 20 cm; altezza totale più di 60 cm !

E così nei nostri vasi ancora liberi hanno trovato posto margherite giganti, fragole nonchè zucche ornamentali (tra qualche giorno arriveranno i girasoli nonchè un bonsai di pino). Ci vorrà un po' di pazienza per vedere (speriamo) i primi risultati, che comunque attendiamo con ansia. E chi lo sa, potremmo decidere di piantare ancora Oro il Pomodoro, che l'anno scorso ci ha dato soddisfazioni oltre le nostre aspettative !
Per terminare l'opera, ha trovato la sua collocazione sul portabandiera del terrazzo un qualcosa che Gabriele desiderava da mesi (un po' meno la sottoscritta, che è dovuta scendere a patti): il Leone di San Marco, simbolo dell'antica repubblica di Venezia. Chissà se qualche passante riuscirà a riconoscerlo correttamente...

21 commenti:

Anonimo ha detto...

Concordo con il leone di san marco!!silvia, che razza di fertilizzanti esistono in svezia?fallici??

DiegoDM ha detto...

Grande il leone!

alessandro ha detto...

Ottimo! La prossima sarà l'aquila alata....

Anonimo ha detto...

Alla fine decidete voi ma se fossi io non l' avrei esposta e vi spiego perché... facciamo caso che siete in Italia a vivere in un condominio e i vostri vicini marocchini espongono dal balcone la bandiera marocchina... non è bello vero? inoltre esistono anche delle norme comunali e condominiali che vietano queste esposizioni proprio perché ne perde l' estetica condominiale ( nel senso che tu credi di abbellire casa mentre i vicini lo trovano un abbruttimento).
se proprio volete esporla vi consiglio il muro di casa.Li' non vi dirà nulla nessuno.
Giorgio

Olga ha detto...

Hmmm...in effetti ci sono delle regole relativamente alle bandiere, che riguardano non solo i condomini ma anche i giardini delle case private...però l'esempio sopra è un po' infelice, perchè se in Italia il vicino marocchino espone la sua bandiera è molto probabile che una parte del condominio ne sarà infastidita, invece ho come la sensazione che se un vicino nordico esponesse la bandiera giallo-azzurra non ci sarebbero proteste...questo tipo di atteggiamento ha un nome...ma spero di sbagliarmi.
Cmq potete chiedere anche ai vostri amici che cosa ne pensano, solitamente quando si tratta di regole di comune convivenza gli svedesi sono molto informati e sanno con precisione cosa si può e non si può fare. Fateci sapere! Bentornati, förresten!

Silvia ha detto...

Dev'essere così bello tornare a casa e sentirsi a casa! Insomma dopo solo un anno dal "one way to sweden" sentirsi a casa dall'altra parte dell'Europa significa che siete stati veramente bravi a integrarvi e vedere sempre il meglio di ogni situazione! Continuate così, i vostra racconti giornalieri sono la prima cosa che leggo ogni giorno appena mi collego!
Silvia, Verbania

Gabriele ha detto...

@Giorgio: la bandierina (di dimensioni ridotte) è appesa all'interno del balcone vicino al muro ed è in buona compagnia della bandiera svedese che avevamo appeso la scorsa estate...
Inoltre un paio di appartamenti più in là, già da ben prima che noi arrivassimo, trova posto un "bandierone" della Romania (sempre all'interno del terrazzo appesa sul muro) e nessuno ha ancora fatto osservazione alcuna. ;)

Marika ha detto...

Ma perché devono cedere sempre le donne?
Ho dovuto mettere la mia bandiera svedese in camera dei bambini anzi che in balcone...il marito si vergognava...

Anonimo ha detto...

Ciao Gabriele,

in merito alla bandiera ti ho solo informato su come regolamenti condominiali e comunali in Italia vincolino l' esposizione ad esempio di bandiere ( ma può essere anche il bucato steso etc). In Svezia forse non ci sono questi vincoli... ma pensate che se ogni inquilino di ogni appartamento inizia a mettere bandiere e quantaltro esposti nei balconi, il quartiere diventa un rione e a mio avviso perde in estetica.
Se poi il vostro vicino rumeno espone la sua bandiera e anche voi la volete o comunque se nessuno vi vincola ... a voi la scelta ;)
Giorgio

per Olga... Ho usato come esempio la bandiera marocchina perché in Italia almeno qui al Nord ci sono molti IMMIGRATI marocchini e sarebbe più facile vedere una bandiera marocchina svolazzare invece che nordica (capisci.. serve a rendere l 'idea). Ma tu tendi a vedere il bicchiere mezzo vuoto ... nel senso che da un discorso su una bandiera marocchina arrivi a parlare di razzismo ... speriamo di sbagliarmi...

Olga ha detto...

@anonimo/Giorgio
Spero che non te la sei presa, sono solo partita dal tuo esempio per fare un'osservazione sull'Italia, dove a me sembra siano all'ordine del giorno comportamenti, frasi e atteggiamenti razzisti, o comunque di scarsa 'tolleranza' verso gli stranieri che vengono da Paesi poveri. E temo di non sbagliarmi purtroppo. L'osservazione non era cmq riferita a te! Riguardo alle bandiere come dicevi in Italia ci sono delle regole, e anche in Svezia so che esistono delle indicazioni al riguardo, ad esempio nei giardini quando viene issata in occasione di feste nazionali la bandiera svedese deve essere in perfetto stato e dovrebbe rimanere solo nelle ore diurne, e alla sera andrebbe preferibilmente tolta, e altre cose così. Le bandiere straniere sono ben accette e quella con il leone la trovo proprio bellina!

francesco gardellin ha detto...

evidentemente le bandiere muovono ancora un pò troppo le nostre emozioni;-)))
e perchè non anche un tricolore sul muro del vostro terrazzo?

ciao silvia, ho scorso rapidamente il blog ma non mi pare di aver trovato la tua intervista a "il sole 24 ore" del'8 febbraio scorso.
l'avevo segnalata a cristina e ne corservo una copia.
cari saluti.
francesco

p.s.: credo che ti troverai antonio davanti all'aurora boreale e in mezzo al deserto islandese. gli hai slatentizzato un'ossesione;-)))

Carin ha detto...

Sono svedese, ma non conosco nessuna regola per le bandiere di altri paesi! (Solo che non si può brusciare una bandiera.)So che ci sono regole abbastanza dettagliate per come e quando si deve alzare e abbassare la bandiera svedese, ma quel tipo che sta su un'asta. Nel 2006 quando c'era il mondiale avevamo la bandiera italiana appesa da una finestra tutta l'estate senza nessun lamento dai vicini... Importante da sapere è che negli ultimi anni la bandiera svedese è diventata troppo un simbolo per gruppi e partiti con idee razziste e perciò è diventato un po' tabù mettere la bandiera svedese sul balcone. Chi lo fa o è razzista o corre il rischio di essere visto come razzista e così gente "normale" spesso sceglie di non farlo.

Anonimo ha detto...

Carin,

Se sei svedese e hai imparato l' Italiano complimenti per la forma con cui hai scritto il messaggio.

Giorgio

Anonimo ha detto...

Lo so che non c'entra niente con l'argomento in corso, ma vorrei riprendere un momento il discorso "trasferimento in Svezia".
Si tratta di un esempio..pratico, un po' avventato e molto criticabile, ma vero.
Consideriamo una piccola famigliola di tre persone che decide di tagliare con l'Italia, e parte per Stoccolma con tante speranze.
Ed anche con pochi soldi, UNA promessa lavorativa che svanisce nel giro di due giorni, e una montagna di problemi pratici che aumenta giorno per giorno.
Risulta che lo Stato Svedese è prodigo di aiuti per gli Extracomunitari (somiglia stranamente all'Italia...), ma non considera uguali gli Europei!
Per cui quei problemi non sono risolvibili se non mettendo mano al portafoglio, che però è vuoto!
Domanda: ma nella civilissima e progreditissima Svezia se ci si trova in questa situazione bisogna andare sotto i ponti e vivere di elemosine, come succede in Italia?
Dove almeno, se stai male, entri in ospedale e ti curano GRATIS.
Lasciate da parte, per favore, i commenti negativi sull'avventatezza della faccenda e, se potete, datemi qualche info che possa essere d'aiuto.
Grazie
mirko

Anonimo ha detto...

Questo blog mi ricorda un documentario visto anni fa che parlava degli immigrati in Italia. Essi mandavano posta ai loro cari rimasti in patria descrivendo l' Italia come il paese dei balocchi quando invece dormivano in 10 su un piccolo appartamento e il lavoro era duro e sfruttato (ma per orgoglio facevano sapere a casa che "tutto andava benissimo"). Queste lettere venivano prese come oro colato e altri immigrati si organizzavano per partire alla volta dell' Italia.
Ora anche qui in questo blog mi sembra che Silvia e Gabriele vogliano raccontare ai loro cari in Italia e ai lettori italiani che, a parte qualche problemino, tutto va bene anzi benissimo e parlano di Svezia come un posto migliore...ma se la Storia insegna bene... non è tutto oro quel che luccica e tu Mirko ci riporti con il tuo messaggio alla realtà.

Antonio ha detto...

Forse per quegli immigrati che raccontavano dell'Italia come il Paese dei balocchi lo era davvero.
Tutto dipende da cosa lasci, dormivano in 10 in un appartamento piccolo? Ma almeno avevano un appartamento mi vien da dire.
Erano sfruttati? Dipende cosa intendi per sfruttamento, se io domani dovessi essere in Svezia e avere un contratto di lavoro magari a 1200€ per uno svedese sarei sfruttato, mentre per un italiano ormai è abbastanza difficile arrivare a questa cifra.

Chiediamoci come mai molti giovani emigrano (e non sognano di emigrare) e non tornano? Forse perchè non stanno poi così male.

Poi è ovvio che ogni storia merita tutto il rispetto, e mi spiace per Mirko, ma magari è stata solo sfortuna, vedrai che quando meno te l'aspetti la fortuna busserà anche alla vostra porta!

Anonimo ha detto...

a Antonio

Tue parole
"Dipende cosa intendi per sfruttamento, se io domani dovessi essere in Svezia e avere un contratto di lavoro magari a 1200€ per uno svedese sarei sfruttato, mentre per un italiano ormai è abbastanza difficile arrivare a questa cifra"... il tuo è un esempio senza ragionamento ...nel senso che poniamo il caso in Svezia ti danno 1200 Euro e per gli svedesi sei sfruttato (tue testuali parole) vuol dire che in Svezia con quello stipendio e il costo della vita in Svezia fai la vita che faresti in Italia come precario. oh no !

e poi:
"Tutto dipende da cosa lasci, dormivano in 10 in un appartamento piccolo? Ma almeno avevano un appartamento mi vien da dire" ma cosa dici... si un appartamento di cui in 10 pagavano l' AFFITTO magari in NERO e col rischio che ti capiti la polizia a casa su segnalazione.

e poi:

"Chiediamoci come mai molti giovani emigrano (e non sognano di emigrare) e non tornano? Forse perchè non stanno poi così male".

Si chiediamocelo perché emigrano. o meglio chiediamo perché si parla tanto di quelli che emigrano e poco di quelli che poi invece tornano a casa. Perché, sai Antonio, ci sono anche quelli e non sono pochi... solo che fanno meno notizia.

Silvia ha detto...

@ Anonimo: certo c'è chi torna, magari perchè è partito facendo male i propri conti. O perchè non riesce a rinunciare a certe abitudini italiane che all'estero non possono replicarsi. Sinceramente non so se di questi rientri se ne parli poco perchè è un fenomeno limitato rispetto alle centinaia di migliaia di giovani emigrati negli ultimi anni, ma sarebbe interessante sentirle queste storie.
Per la cronaca (e possono credo parlare anche per molti blogger che conosciamo di persona qui in Svezia): non si tratta del paradiso terrestre, ma in ogni caso i nostri appartamenti sono comodi e forniti, i nostri stipendi e le nostre condizioni lavorative sono decisamente migliori che in Italia e da quando ci siamo trasferiti la nostra qualità di vita è molto migliorata.
Le cose che scriviamo rispondono a verità, rispecchiamo i nostri veri sentimenti e opinioni, e non sono finalizzate a "far credere" a chi è in Italia che qui ce la stiamo spassando quando invece viviamo di stenti. E chi è venuto a trovarci (sono in molti) può confermare !

R00b ha detto...

Mamma mia, troll pure qui!!! O__O
Comunque... sarò uno studente 21enne ma sono appassionato di piante e ho un consiglietto per la vostra pianta grassa:
SOLEEEEEEE si sta allungando così tanto perché ha bisogno di sole, immagino che l'inverno svedese (♥) non sia stato molto soleggiato ma ora cercate di esporre la pianta a quanta più luce solare potete :).
PS: se avete bisogno di qualche consiglio o parere non esitate a contattarmi :)

Roberto

Anonimo ha detto...

Robe,

Forza e coraggio !

Carin ha detto...

Grazie mille, Giorgio!