

Penso che Anna e Martin siano stati tra i pochi svedesi al mondo a poter assaggiare questa specialità della mia regione: un sapiente mix di formaggi, patate e cipolla fritti in padella fino a formare una specie di frittata fondente… una vera chicca da non perdere che mi sono assaporato boccone dopo boccone con un gusto impareggiabile per cercare di imprimere nelle mie papille gustative un sapore che non potrò riavere per diversi mesi a venire. Che bello condividere questi momenti un po’ speciali con gli amici nuovi e con quelli di sempre…
E dopo le visite alle persone è stata la volta della visita alla città di Padova nei suoi luoghi più belli e più preziosi, per poi aspettare l’ora di cena seduti ai tavoli all’aperto di un bar del centro per riassaporare uno spritz all’Aperol. Per la cena avevamo scelto un trattoria del centro molto conosciuta dove si possono apprezzare piatti tipici della cucina veneta. Il giorno seguente, complice una splendida giornata di sole, ci siamo trasferiti in treno a Venezia dove ci siamo sbizzarriti a percorrere calli più o meno nascoste, salire e scendere per ponti grandi e piccoli. Per una volta tanto ci siamo sentiti dei veri turisti e così l’abbiamo vissuta, questa bellissima giornata. Spesso quando si vive per molto tempo in uno stesso luogo finisce che non si riesce mai a visitare qualche museo che magari invece la maggior parte dei turisti vede. E così siamo saliti sulla balconata della Basilica di San Marco per vedere da vicino la splendida quadriglia di cavalli in bronzo, il museo annesso e gettare uno sguardo dall’alto sull’interno della Basilica splendidamente decorata da milioni e milioni di micro tessere di mosaico. Ci siamo persino concessi una sosta pranzo sulla Riva degli Schiavoni con un sole che quasi quasi scottava… per la prima volta abbiamo usati gli occhiali da sole !
Una completato il tour turistico veneziano e soddisfatte le richieste informative e visive dei nostri amici, solcato il nuovo ponte di Calatrava siamo rientrati alla base. Per cena non ci siamo fatti scappare l’occasione di cucinare degli ottimi bucatini… prima però siamo passati al supermercato dove i nostri amici sono rimasti colpiti dall’elevato numero di tipi di pasta disponibili. Per loro è difficile comprendere la differenza tra pennette rigate e mezze penne o tra bucatini, spaghetti-tini o bavette, per gli svedesi spesso c’è un unico nome: pasta.
Così in serata tra un bicchiere di Tocai friulano ed una grappa li abbiamo istruiti nel perfetto metodo di cottura e nel corretto utilizzo della forchetta per “avvolgere” i bucatini e scacciare le “pessime” abitudini di spezzare la “pasta lunga” per farla entrare nella pentola o peggio ancora utilizzare il coltello per tagliare gli spaghetti sul piatto. Il resto della serata, grazie anche alla compagnia di due amici italiani vicini di casa, abbiamo riso a crepapelle, grazie al confronto dei modi di dire, delle abitudini, dei comportamenti di italiani e svedesi.
E così abbiamo scoperto delle cose divertentissime come il modo di dire che si usa in Svezia quando, magari dopo una festa si beve e beve fino a star male tanto da doversi trasferire in bagno… bene, loro dicono: “Ieri sera ho guidato il buss di Gustavsberg”. A primo acchito è incomprensibile ma poi quando scopri che i sanitari in Svezia invece di essere firmati “Dolomite” sono firmati “Gustavsberg” e così l’azione di abbracciare il water può è essere facilmente connessa con il guidare il bus di Gustavsberg ! Qualcun altro però preferisce usare un altro: “Ho usato il grande telefono bianco”…
Ciao a tutti, siamo Silvia e Gabriele, una giovane coppia di Italiani, lei 35 anni medico e lui 42 anni meteorologo: a maggio 2009 abbiamo lasciato definitivamente l'Italia per iniziare una nuova vita all'estero.
Questo blog è stato aperto il 28 marzo 2009 per raccontare a tutti la nostra esperienza, senza sapere dove questo ci porterà.
Ecco qualche scorciatoia per sapere: chi siamo e perché ce ne siamo andati dall'Italia.
La nostra storia è stata pubblicata anche su Fuga dei talenti e siamo stati intervistati da Radio 24 nella trasmissione "Giovani Talenti". Sul Sole 24 ore è stato pubblicato anche questo questo articolo.