mercoledì 9 dicembre 2009

La burocrazia italiana colpisce ancora

Ho riflettuto prima di scrivere questo post. Soprattutto sul fatto se avrei dovuto scriverlo oppure no... il rammarico e l'amarezza però non mi hanno permesso di tacere e quindi ecco a voi l'ennesima brutta storia creata dalla burocrazia italiana...
Circa un anno fa venni a sapere che la pubblica amministrazione per la quale lavoravo in Italia aveva provveduto a cambiare tutta una serie di computer ai propri dipendenti. I computer più obsoleti sarebbero stati dismessi, ossia non più utilizzati per alcuno scopo e sarebbero finiti ammucchiati uno sull'altro dentro uno scantinato.
I computer erano tuttavia perfettamente funzionanti e così iniziai a darmi da fare per ottenere il seguente risultato: spedire una decina di computer in una missione in Tanzania per il tramite della mia parrocchia di origine in Friuli. Già in passato avevamo avuto l'occasione di realizzare qualcosa per una scuola in costruzione nel paese di Same e così questa sarebbe stata una buona occasione per dotare le aule anche di un po' di tecnologia; come spesso succede quello che da noi viene buttato, altrove può essere utilizzato proficuamente.

Così, settimana dopo settimana, convinsi i vari responsabili a destinare i computer a questo scopo. I passaggi da fare però sarebbero stati nell'ordine: formattare i computer eliminandone tutto il contenuto, recuperare tastiere mouse e monitor, dismettere il tutto dall'inventario della pubblica amministrazione, destinare ufficialmente il materiale alla parrocchia ed infine organizzare il trasporto da Padova in Friuli.
Passo dopo passo, andando a rompere le scatole giorno dopo giorno ai vari interessati, riuscimmo finalmente a fare i primi passi, finché un giorno, in fretta e furia mi venne richiesto di far pervenire alla mia amministrazione una lettera super-urgente da parte della parrocchia con la richiesta ufficiale dei computer con la destinazione alla missione in Tanzania. In poche ore quel giorno riuscii a far arrivare in segreteria il fax firmato perché sembrava che da un giorno all'altro tutto sarebbe stato pronto.
Dal quel fax sono passati diversi mesi, intanto noi avevamo preso la via della Svezia e di tanto in tanto via email mi rifacevo vivo con i vari interessati al fine di conoscere lo stato di avanzamento della pratica. A luglio il lavoro tecnico sui computer era stato terminato, tanto che qualche tempo dopo mi chiesero di organizzare il trasporto e così feci. Un camioncino degli alpini una mattina di settembre stava per partire alla volta di Padova quando mi arrivò in fretta e furia il contrordine di fermare il camion perché bisognava avere un nulla osta da parte della "Sede Centrale".
Ma come? Dopo sei mesi di tira e molla sta per arrivare il camion e mi si dice che serve un ulteriore parere? Vabbé, tanto è una questione di pochi giorni mi viene detto, perché "una specifica commissione" si sarebbe riunire alla fine del mese di settembre. E così è stato, ma da allora non ebbi più notizia alcuna. Ogni tanto mi rifacevo vivo alla ricerca di qualche novità ma mi è sempre stato detto di aver fiducia che presto il tutto si sarebbe risolto.
Stamattina controllo la posta dell'ufficio (cosa che faccio di routine una volta alla settimana per eliminare più che altro lo spam) e mi trovo una mail con oggetto: "Verbale della commissione di valutazione...". Bene dico, finalmente ci siamo... apro la mail e cosa mi ritrovo?
Cito parte del testo del burocrate di turno: "... alla luce di valutazioni sulla scorta della normativa vigente (DPR 254/2002), non è purtroppo possibile autorizzare la cessione gratuita di beni dismessi ad una Parrocchia".
Ma mi state prendendo per il culo? "Alla luce di valutazioni sulla scorta"... non ci posso credere... e adesso chi glielo dice a quelli che aspettano i computer da mettere sul primo container che partirà alla volta dell'Africa? Otto computer che non servono a nessuno, che sono stati dismessi e che potrebbero far felici più di qualcuno rimarranno inutilizzati o ancor peggio portati alla discarica... e magari qualcuno dovrà anche pagare il conto per il loro smaltimento...
Complimenti davvero burocrazia italiana, oggi nei hai combinata un'altra delle tue ! Questo non non è altro che il risultato dell'improvvisazione che regna sovrana... in dieci anni non c'è mai stata una cosa che era sicura o un qualcuno che sapesse veramente come stavano le cose, che fosse in grado di conoscere cosa sarebbe successo il giorno dopo, o un regolamento, una legge, un concorso che fosse uguale per tutti. Pensavo che almeno su questa cosa cosa tutto sarebbe filato liscio, ma anche oggi la delusione e l'incazzatura è stata grande.
Chiudo queste mie righe ringraziando comunque i colleghi che in tutti questi mesi si sono resi disponibili a collaborare nel perseguimento di questa storia orami impossibile.

12 commenti:

Anonimo ha detto...

E' successo anche a me, identica storia e da 4 anni 80 computer completi di tutto nonchè di stampanti e cartucce di ricambio, giacciono in uno scantinato in attesa di qualcuno che paghi per il loro smaltimento.

Giulia ha detto...

assurdo... :-(

teo-98 ha detto...

è una vergogna....!!!
pat

Leo ha detto...

quando abbiamo inviato in burkina faso, anziché rottamarlo o venderlo, il nostro fuoristrada, le spese per il trasporto, lE assicurazionI erano tali che avremmo potuto comprarci un'altra utilitaria. alla fine ci siamo riusciti, ma non è stato per niente semplice. sembra che a volte tocchi scontrarsi con una sorta di irragionevole ostracismo gratuito...

L

Dreamer ha detto...

Sono tristemente coscente di tutto questo...
E posso sottolineare che alle volte è solo la bassezza di alcuni individui a far fare una fermata brusca ad ogni buona iniziativa che venga intrapresa.
Stessa o simile storia diversi anni fa quando il mio comune stava dismetendo dei pc e tramite la Croce Rossa presso la quale sino a 2 mesi fa lavoravo volevamo fare da tramite per regalare questi pc da ROTTAMARE(!!!) ad un laboratorio in Burkina faso.
Risultato? Dopo 1 2 ore che caricavo il furgone personalmente mi vengono a riferire di rimettere tutto apposto..
Bello Bello il nostro paese ma come dico spesso..
La nostra nazione ha un grande difetto... La maggioranza dei suoi occupanti!

Ideandro ha detto...

Qui invece le notizie sono buone:
http://www.buonaidea.it/informati_le-nostre-buone-notizie_notizia_51.aspx

"PC in regalo a scuole, enti e associazioni dall'Agenzia delle Entrate"

Però non so come sia andata alla fine... se davvero i PC siano stati presi e distribuiti alle scuole...

gattosolitario ha detto...

Perche' questa cosa non mi sorprende piu' di tanto, e chi lo sa...

Antonio ha detto...

Due sole parole: CHE TRISTEZZA...

alessandro ha detto...

C
H
E
S
C
H
I
F
O
!
!
!

Anonimo ha detto...

Senza parole..
Complimenti comunque per l'impegno e l'idea.. Almeno qualche italiano ragiona nel modo giusto..

Anonimo ha detto...

è bello vedere che ci siano italiani che pensano a queste cose ma è tristemente vero riconoscere che questi italiani, me compreso, fuggono o progettano di fuggire da questa terra ormai priva di ogni coscienza e di sani principi.

Anonimo ha detto...

è incredibile la incazzatura(scusa la parola) che ritrovo in voi qnd si trata di parlare della burocrazia italiana, di quanto non si sa mai se i "progetti" le propositi che ci siamo fatte saranno rese possibili o no dalla burocrazia italiana...è brutto vedere la delusione in voi e anche in me e Alberto di quanta inefficenza, ignoranza, e disinteresse ci sia in queste cose da parte degli italiani( io pensa ero fuggita dall'Argentina all'età di 15 anni con i miei genitori 55enn più i miei due fratelli di 10 e 11 anni) volevamo lottare per un futuro migliore..e non dico che non c'è lo abbia dato, perchè ancora posso vivere sotto un tetto in affitto(ancora non riusciamo a permetterci la casa per forza di cose visto che a 55 anni(dei miei genitori) non puoi permetterti se non che a fare pulizie o l'operaio con stipendi di si e no 900 euro...ma siamo andati avanti perchè cmq la situazione era di gran lunga migliore che in Argentina dopo la crisi che scoppio il 2002...ora mi ritrovo con un fidanzato da orma 5 anni e pensando al futuro ci viene da chiedere cosa facciamo? restiamo o andiamo? di sicuro se vorro fare dei figli non lifarei crescere in Italia, tra i giovani che ogni giorno sono più viziati, non vengono educati al valore delle cose, nè al sacrificio per ottenrle...tutto è dato a loro, tutto deve essere firmato e deve costare troppo...fare il mantenuto mentre si "fa l'università) che non per tutti è possibile farla...se si pensa ad un mutuo, più mini finanziamento per la cucina, il salotto, bollette, macchine tasse ecc ecc ...uno non ci salta fuori se non con la punta dei piedi...nonci si salta fuori...e gli italiani non ci arrivano...c'è della gente che se ne accorge e altra no della gente che lotta e fugge com evoi e della gente che ci spera ancora...mi dispiace tornare ad andarmene(perchè il pensiero di and a vivere in svezia, paese molto amato da noi due, c'è e continua a frullarci in testa, proprio per questo che leggo i vostri post su questo log meravigliosoche ci toglie mille dubbi)ci dispiace a me lasciare per la 2° volta un paese che cmq mi ha cresciuta, lasciare la mia intera famiglia ancora..e mi dipaice vedere il mio fidanzato deluso..senza potergli dire(avendo già vissuto la situazione) che tutto potrà un giorno migliorare...ma quetso non lo so neanche io....anche se vivo nella speranza che l'Argentina un giorno posso ricrescere come quando nella mia infanzia...
complimenti ancora per il vostro blog

Lucy e Alberto